Questo lavoro di dialogo e ascolto viene svolto ad oggi dai 111 imprenditori che nella Macro Area Nord-Ovest hanno un totale di 285 negozi attivi. Però, come spiega Francesco Saverino, un altro dei professionisti di Enel Energia coinvolti nel progetto, «questa formula innovativa ha il vantaggio della flessibilità, tempi rapidi di attivazione. È un modo per testare location, andare in territori dove magari stiamo per aprire dei nuovi Spazio Enel e aiutare gli imprenditori a farsi conoscere». Presenza e radicamento sono anche una questione di legami e visione del mondo. Prima di questi presidi era partito il progetto Enel in Circolo, attivato nel corso del 2021. Anche in questo caso si partiva dal racconto dei valori Enel, nello specifico l'economia circolare e un rapporto più sostenibile con le risorse. In quattordici Spazio Enel di Milano è stata attivata la possibilità di lasciare in dono un oggetto in disuso che sarebbe poi entrato in una delle opere concettuali create dall'artista Dario Tironi. «L'economia circolare è un modello di business per Enel e volevamo mostrare come può essere calata anche nella vita dei singoli cittadini, attraverso questo piccolo gesto simbolico», racconta Antonella Izzo, che segue eventi e sponsorizzazioni della Comunicazione Commerciale di Enel Energia in tutta Italia. Sono arrivati oltre duemila oggetti: mouse, penne, matite, perfino pezzi di puzzle, assemblati da Tironi in cinque opere d'arte. Una di queste accompagnava il presidio presso il Temporary Box in Parco Solari a Milano.
Il primo presidio si è tenuto in un centro commerciale, il CityLife di Milano, nell’estate del 2021. Quel Temporary Box è stato in un certo senso il vero inizio di questa storia, un'isola organizzata come un piccolo negozio che ha permesso ai milanesi di conoscere e parlare con Enel mentre facevano shopping in uno degli spazi più frequentati della città. È stato un primo esperimento di dialogo col pubblico anche grazie al lavoro del Partner Grandinumeri Srl, uno degli imprenditori più impegnati nell'apertura di Spazio Enel Partner nella Macro Area, con nove negozi attivi e uno in arrivo. «Il partner giusto in queste iniziative è assolutamente fondamentale, è lui che ci mette le risorse, l'entusiasmo, che presidia lo stand, parla di noi con le persone», spiega Francesco. Il passo successivo è stato arrivare negli spazi pubblici della città: a settembre il presidio si è spostato nel Parco Solari, dove insieme al Temporary Box c'era un palinsesto molto ricco di attività, costruito insieme alle associazioni del territorio, dallo yoga ai giochi per bambini. Dopo il successo dei sei mesi di intensa attività milanese, il presidio si è spostato in una città più piccola, a Lecco, con lo stesso modello, in due centri commerciali: il Centro Meridiana (progettato da Renzo Piano) e il Palataurus di Maggianico.
Aggiunge Valentina: "È stata l’occasione anche per comunicare alla città di Lecco la prossima apertura di un altro negozio in città, lo Spazio Enel Partner in corso Emanuele Filiberto 109. Gli Spazio Enel a supporto dei clienti sul territorio, per creare vicinanza e offrire i nostri prodotti sia ai nuovi sia ai già clienti.”
Una parte importante di questo percorso è proprio la restituzione al territorio, non solo con le opere d'arte di Tironi e la promozione dell'economia circolare, ma anche con iniziative che hanno un impatto concreto sulla vita delle persone. A Milano, parallelamente ai presidi commerciali, è stata portata avanti la riqualificazione dei Giardini di via Dezza, a pochi passi dal Parco Solari e dal Temporary Box. In un paio di mesi i campi da calcio e da basket sono stati rimessi a nuovo: nuovo prato, nuovo pavimento e nuove reti. Stessa cura per l'area giochi dei bambini, l'area cani, è stata inoltre migliorata la siepe e sono state messe nuove panchine. Alla fine c'è stata una bella festa per il quartiere, con il sindaco Beppe Sala e l'amministratore delegato di Enel Italia Nicola Lanzetta. C'erano l'animazione, i giochi circensi, il carretto dei gelati e una mostra fotografica che illustrava il lavoro svolto nei giardini. Come spiega Antonella Izzo, questo progetto è stato un racconto circolare proprio come l'economia che si voleva promuovere. «Lavoisier diceva che nulla si crea e nulla di distrugge ma tutto si trasforma. È lo spirito della storia che volevamo comunicare, che gli oggetti in disuso possono trovare nuova vita, che i materiali possono diventare sempre più sostenibili, che i parchi rinascono e che l'energia di Enel è sempre più rinnovabile».