I due coordinatori di questo cambiamento a modo suo storico sono Rosario Bosso e Luciano Piscopo, curiosamente entrati in azienda nello stesso giorno di trentotto anni fa. Un percorso perfettamente parallelo, da colleghi amici e compagni di viaggio, che li ha portati a lavorare fianco a fianco alla svolta pagoPA, Bosso come responsabile dei sistemi di pagamento, domiciliazione e risk management, quindi da capo progetto lato IT, e Piscopo da capo del progetto dal lato business. «Il lavoro su pagoPA è stato una specie di diarchìa», commenta quest'ultimo. «Ci chiamavano "la strana coppia", oppure "attenti a quei due"». Con coordinamento e lavoro di squadra, la «strana coppia» è riuscita a raggiungere un risultato che, come spiega Bosso, «è un win win per l'azienda, che riesce a eliminare una serie di passaggi e voci di costo, e per il cliente, che può regolarizzare la sua posizione in modo molto più semplice e rapido».
Come ogni cambiamento di Enel, l'obiettivo finale è sempre uno solo: rendere più facile la vita ai clienti. Grazie all'avviso di pagamento pagoPA la distanza con il fornitore di energia si riduce notevolmente. Lo spiega Piscopo: «Volevamo modernizzare i processi e dare al cliente un tipo di pagamento che desse un riscontro immediato, effettuabile da qualsiasi istituto e in grado di riverberarsi in tempo reale sui nostri sistemi». È una svolta che va raccontata in tutto il suo valore. «L'impatto comunicativo per i clienti è stato forte», spiegano infatti i due colleghi, «Li abbiamo avvisati in tutte le fatture precedenti, poi è partita la fase delle comunicazioni social. Il messaggio che vogliamo far passare è che le abitudini di per sé possono non cambiare, chi vuole continuare come prima non dovrà cambiare nessuna procedura». Chi andava dal tabaccaio potrà continuare ad andare dal tabaccaio, chi andava alla posta potrà continuare ad andare alla posta. «È il comportamento dell'operatore dall'altra parte dello sportello a essere diverso, a rendere il servizio reso al cliente più automatico ed efficiente».
È stato un lungo viaggio, il progetto inizia a essere concepito a luglio del 2020 e subito si è rivelato molto complesso, soprattutto da un punto di informatico, anche perché era necessario trovare una soluzione che coprisse entrambe le società del mercato Italia, collegando i due sistemi del credito in un unico progetto. Oggi siamo in una fase di interregno, nel quale sono ancora operativi sia il vecchio bollettino che la nuova avvisatura. Nel mese di luglio una quota parte dei bollettini di entrambe le società del mercato Italia sarà sostituita dagli avvisi pagoPA ed entro settembre il nuovo sistema sarà a regime per entrambe le società e smetteremo di produrre bollettini postale. Il futuro, come abbiamo sperimentato in molti aspetti della nostra vita negli ultimi due anni, è il codice QR, che ormai tutti abbiamo imparato a usare, e che rappresenta il cuore dell'avviso pagoPA. Quel codice può essere usato sia in ambienti digitali, come altre app di pagamento, che in punti fisici, come ricevitorie, cartolerie e, ovviamente, l'ufficio postale. Piscopo nel mese di giugno ha personalmente effettuato il primo esperimento di pagamento con un avviso pagoPA, per controllare che fosse tutto perfettamente funzionante. Il pagamento è andato liscio, è stata la certificazione del cambiamento in atto. Per i clienti è un futuro in cui Enel è ancora più veloce e vicina, per Bosso e Piscopo il punto più alto di lungo viaggio cominciato nello stesso giorno e lungo quasi quaranta anni.