È un modo per costruire la transizione azienda per azienda, partendo da quelle piccole, vera nervatura della nostra economia. Tutte quelle con potenza inferiore alla soglia di 50 kW che scelgono Enel Energia riceveranno una fornitura certificata proveniente da fonti rinnovabili attraverso il sistema delle garanzie di origine del GSE (Gestore dei servizi energetici). Saranno alimentate quindi esclusivamente dall'acqua, dal vento, dal sole e dal calore della terra. È anche un modo per fare sistema insieme ai consumatori, raccontando loro la scelta di campo, quella di stare dalla parte del futuro. Le imprese clienti di Enel Energia, infatti, possono richiedere l’invio del Green Kit, con il logo «100% green» da utilizzare su tutto il materiale aziendale, per comunicare la via della sostenibilità e inserirla nel sistema, spargere la voce e fare rete. Come spiega Paola Iagher: «Il cliente in questo modo diventa il co-protagonista della nostra volontà di essere a favore dell'ambiente. Le piccole imprese che ci scelgono optano per un posizionamento netto a favore dell'energia pulita.».
Francesco Leonardo è un altro protagonista di questa storia. Lavora nelle vendite ed è l'account manager in contatto diretto con le imprese con potenza sopra la soglia di 50 kW, le grandi aziende. Su questo fronte, la scelta di energia rinnovabile è ancora un'opzione, da valutare caso per caso, proprio per le dimensioni produttive e le specificità da valutare settore per settore. In questo caso, Francesco lavora come un portavoce della sostenibilità. «Il target dei clienti più grandi dipende molto dalla sensibilità delle persone che seguono il caso, il dialogo è da costruire sull'etica della sostenibilità. Quello che racconto parte sempre dalle prospettive: trovare insieme la soluzione per avere una fornitura da fonti rinnovabili è una scelta di investimento, è guardare il futuro, prepararsi ad abitarlo nel mondo più responsabile». Per le aziende di taglia più grande, proprio come per le piccole, la verdizzazione è un modo per attrezzarsi alla prossima frontiera della transizione energetica: l'elettrificazione. «Quando la maggior parte dei consumi e della produzione sarà elettrica, è importante che quell'elettricità venga da fonti pulite e rinnovabili a zero emissioni. La verdizzazione è il driver, i cui risultati si vedranno nel medio periodo». Arrivare per primi nel futuro vuol dire non solo aver fatto la cosa giusta dal punto di vista ambientale, ma anche godere di un enorme vantaggio competitivo. È questo il punto di vista che Francesco Leonardo racconta ai clienti di grandi dimensioni: giocare d'anticipo sulla sostenibilità.
A prescindere dalla taglia, dalle dimensioni e dagli obiettivi produttivi, lo scenario per Enel Energia è lo stesso. «Vogliamo costruire relazioni più strette e integrate tra noi e il cliente, per unire le forze e fare squadra insieme con lo stesso obiettivo», racconta Paola Iagher. L'orizzonte è il 2050, la neutralità del nostro stile di vita, unica condizione affinché l'Italia e la Terra possano essere abitabili anche dai nostri figli e dai nostri nipoti. All'assemblea plenaria della COP26 di Glasgow, il commissario europeo Franz Timmermans ha mostrato le foto di sua nipote: dobbiamo farlo per loro, ha detto, con la voce quasi strozzata dal pianto. Il senso è esattamente questo: costruire insieme alle aziende un modo più pulito. «Abbiamo scelto questa strada con chiarezza, ormai non è solo il nostro obiettivo, fa parte della nostra cultura aziendale» aggiunge Paola Ferrara. «Ma noi non vogliamo essere soli, anzi, lo scopo di tutta questa strategia è far capire a tutti che la sostenibilità è un atto di responsabilità che ciascuno di noi può assumersi per prendersi cura di chi verrà dopo di noi».